Bonus fino a 500 euro ad ettaro: controlla e chiedilo subito, grande opportunità

Come funziona la misura legata ad un contributo sino a 500 euro l’ettaro: perché il bonus agricoltura è importante e i requisiti da rispettare

C’è sempre grande attenzione da parte degli utenti quando si parla di misure economiche che prevedono contributi e che hanno un fine importante, proprio come in questo caso per quel che riguarda il bonus agricoltura.

Bonus agricoltura
Bonus agricoltura, requisiti e come funziona – wavenews.it

Entrano più nel dettaglio, la misura mira ad incoraggiare la coltivazione delle specie pollinifere, in grado cioè di attirare gli agenti impollinatori, soprattutto le api. A realizzarla, la Politica Agricola Comune, per una misura che prevede un contributo sino a cinquecento euro per ettaro. Si tratta di una agevolazione che può rilevarsi davvero preziosa soprattutto rispetto alle aree poco produttive dove gli agricoltori faticano a ricavare un reddito.

La PAC rende dunque disponibile un fondo pari a 500 euro l’anno ad ettaro per chi destina una quota di termini seminativi a specie mellifere-pollinifere. Il tentativo in questione punta ad incoraggiare la circolazione delle api le quali, come ben noto, sono agenti impollinatori di assoluta rilevanza rispetto alla tutela della biodiversità, e purtroppo a rischio.

Nel dettaglio, così come viene specificato dal ministero dell’Agricoltura, la misura viene concessa per tutta la superficie oggetto di impegno come pagamento all’anno sotto la forma del pagamento aggiuntivo al sostegno di base al reddito. L’importo unitario, stimato, è di duecento cinquanta euro all’ettaro riguardo le colture arboree, e di cinquecento euro all’ettaro riguardo i seminativi. Al contempo, tali importi sono incrementanti del venti per cento qualora le aziende si trovassero nelle aree Natura 2000 o Zone Vulnerabili ai Nitrati d’origine agricola.

Bonus agricoltura, i requisiti da rispettare e quali piante devono esser presenti: occhio agli aspetti da sapere

Importante misura, dunque, quella che si può sintetizzare con bonus agricoltura, che prevede come spiegato un contribuito secondo le condizioni e ciò che è previsto, anche in termini di requisiti ed obblighi da rispettare.

Bonus agricoltura
Gli aspetti da sapere sul bonus agricoltura: alcuni dettagli della misura – wavenews.it

L’ottenimento del contributo infatti si lega al fatto che occorre siano presenti determinate specie di piante mellifere, ovvero quelle che sono in grado di attirare le api. E dunque, ambretta, asfodelo, busnaga e calcatreppolo. E ancora, chiorchiolino, erba strega, facelia, falsa ortica e ferrocavallo.

Proseguendo, poi, la ferula, fiordaliso, liniola, mascarenna, mentuccia, radichella e repetella. Infine, la rughetta selvatica, scarpina, siderite, sparviere, spina janca, trifoglino e la viperina azzurra. Le essenza devono ad ogni modo essere un miscuglio. Inoltre, occorre tener presente che, ai fini dell’ottenimento del contribuito, si dovrà assicurare la copertura vegetale su quantomeno il settanta per cento della superficie oggetto d’impegno.

Dopo l’ottenimento del bonus agricoltura, occorrerà rispettare degli obblighi e, anzitutto, sino al completamento della fioritura non si potranno impiegare sui terreni pesticidi e diserbanti. Si può far riferimento al controllo meccanico per trattare le erbe infestanti non di interesse apistico. Al termine della fioritura si potrà rimettere a coltura il terreno dopo aver portato a termine la coltura mellifera con l’asportazione, lo sfalcio, la trinciatura oppure la sfibratura.

Vi sono poi ulteriori misure di sostegno, come nel caso di quella legata all’acquisto degli sciami e degli strumenti necessari per l’allevamento e per condurre l’impresa. Ciò vuol dire che possono esservi, in aggiunta agli ulteriori aiuti, anche ulteriori entrate che possono derivare dalla produzione, qualora si associasse alla colture delle specie botaniche, viste anche la presenza di arnie.

L’ottenimento del bonus agricoltura, della misura,, richiede di far domanda ogni anno entro il quindici maggio. A gestire i contributi della Pac è l’Agea e, dunque, all’interno delle Regioni che hanno proceduto attivare uffici Agea si possono presentare le richieste presso gli uffici stessi. Altresì, è possibile farlo tramite gli uffici territoriali Agea o con l’ausilio dei Centri di Assistenza Agricola. Questi, alcuni dettagli generali sul tema che è bene approfondire ulteriormente per saperne di più, anche presso esperti del campo, così da chiarire i propri eventuali dubbi.

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